Emanuele Notarbartolo | Sindaco

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February 1, 2017 all-day
2017-02-01T00:00:00+01:00
2017-02-02T00:00:00+01:00

Il 26 ottobre 1873 viene eletto sindaco di Palermo Emanuele Notarbartolo. Dal 1876 si occupa a tempo pieno del Banco di Sicilia, cercando con la sua autorità di riorganizzare il sistema bancario che era stato scosso dopo l’Unità d’Italia. Inoltre, il Banco di Sicilia è sull’orlo del fallimento e l’opera di Notarbartolo evita di far collassare l’economia siciliana. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente. Il consiglio della banca è composto principalmente da politici, molti dei quali legati alla mafia locale. Per di più, durante il governo Depretis, gli vengono affiancati due personaggi a lui ostili, tra cui il parlamentare Raffaele Palizzolo. Il deputato era colluso con la mafia locale da anni e le sue speculazioni avventate avevano creato non pochi screzi con Notarbartolo. Nel 1882 il marchese fu sequestrato per un breve periodo. Il 10 febbraio 1893, nel tragitto in treno tra Termini Imerese e Trabia, venne ucciso con 27 colpi di pugnale da Matteo Filippello e Giuseppe Fontana, legati alla mafia siciliana.
Nel 1899 la camera dei deputati autorizzò il processo contro Raffaele Palizzolo come mandante dell’assassinio. Nel 1901 Palizzolo venne giudicato colpevole e condannato, ma nel 1905 fu assolto dalla Corte d’Assise di Firenze per insufficienza di prove.